Organizzare le proprie vacanze con bambini e teenager somiglia spesso a un esercizio di equilibrio. Secondo un recente studio condotto da Evaneos, il 71% delle famiglie italiane considera il viaggio uno dei momenti più desiderati dell’anno. Eppure, lo stesso studio rivela quanto possa diventare anche una fonte di stress: dalle valigie ai ritmi da rispettare, fino alla gestione degli imprevisti.
E allora? Allora si parte comunque. Perché condividere tempo, spazio e meraviglia, pur con le sue complessità, resta una delle esperienze più formative — e memorabili — per ogni età.

Italia? Of course!
In Italia le opzioni sono molteplici. Al mare, in montagna o in città, l’offerta per le famiglie è cresciuta, con sempre più strutture attente alle esigenze dei più piccoli. Nei villaggi lungo le coste italiane si affiancano attività sportive, spazi gioco e laboratori, mentre in alta quota non mancano hotel che integrano l’ospitalità con esperienze a contatto con gli animali e la natura. Un esempio? L’Animal Chic Hotel di Courmayeur: una vera piccola fattoria dove i più piccoli possono vivere gli animali in tutta sicurezza.
Anche le città d’arte possono rivelarsi alleate: musei con percorsi per bambini (Explora,Museo dei Bambini a Roma è l’esempio perfetto), parchi urbani ben curati, eventi estivi all’aperto. E non ci si ferma qui. Chi sceglie il camper ha oggi a disposizione numerose aree attrezzate e itinerari tematici che coniugano libertà e sicurezza. E la possibilità di far riposare i più piccoli in un luogo che gli permetta di sentirsi a casa.

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Vacanze con bambini in Europa? Vienna e Lisbona in pole position
In Europa, alcune capitali si distinguono per l’attenzione alle famiglie. Vienna, ad esempio, nei mesi estivi si trasforma in un vero spazio aperto tra parchi storici, battelli sul Danubio, musei interattivi e il leggendario Prater. Dovendo scegliere un solo indirizzo, immancabile il Technisches Museum Wien, che offre spazi interattivi dove imparare divertendosi: per esempio, al minTi i bambini più piccoli (da 1,5 a 5 anni) possono giocare nelle aree dedicate al movimento, alla costruzione e alla mobilità con tricicli.
Per chi volesse spostarsi fino in Portogallo, anche Lisbona offre un ventaglio di esperienze accessibili: passeggiate panoramiche, musei con attività pratiche, acquari e laboratori scientifici che mettono al centro il gioco e la curiosità. A rendere il soggiorno ancora più coinvolgente c’è Little Lisbon – Lisbon for Kids, un progetto ideato da una famiglia locale che propone tour guidati per bambini dai 6 ai 12 anni. E per i più avventurosi, l’acquario pubblico dedicato a Vasco de Gama è da segnare sul taccuino da viaggio.
Chi cerca ritmi più lenti – e temperature più sostenibili – può orientarsi verso la Finlandia o i Paesi Baltici, dove la natura domina il paesaggio e i piccoli centri storici facilitano la logistica. In caso di viaggi last minute, i secondi sono ancora un terreno decisamente fertile.

Non solo Disneyworld: States arriviamo!
Negli Stati Uniti, il concetto di vacanza con i bambini assume proporzioni quasi epiche. I parchi a tema sono un universo a sé: dai classici come Disneyland (quello in California!), che quest’anno celebra il suo 70° anniversario, ai nuovi complessi dedicati a videogiochi, fantasy e mondi cinematografici. Restando nella città degli angeli, per un’avventura da film, gli Universal Studios Hollywood regalano emozioni con attrazioni dedicate a beniamini come Harry Potter, i Simpson, i Minions e tanti altri. Ma c’è molto oltre il divertimento organizzato: a New York, ad esempio, festival urbani, iniziative culturali gratuite e proposte per esplorare i cinque distretti rendono la città adatta anche a chi viaggia con zaini e passeggini.
Per una città outsider invece, la scelta più affascinante rimane Philadelphia. E non solo d’estate. Lungo tutto l’anno si distingue per i suoi musei pensati per l’interazione, mentre nel sud, lungo la tratta ferroviaria che unisce New Orleans a Mobile, si può attraversare una parte meno nota dell’America tra jazz, storia e natura. Per i genitori che non amano le località troppo battute – o che conoscono bene gli States e per i bambini e i ragazzi più “spaziali”. Tappa imperdibile, infatti, è il Franklin Institute, tra i musei scientifici più importanti della nazione. Tra le varie esibizioni spicca Wondrous Space, una mostra immersiva e multisensoriale su due piani, progettata per ispirare entusiasmo verso le scienze spaziali.

Oltre l’abitudine: Marrakech by child
Al di là dell’Oceano, anche alcune mete mediorientali e africane stanno investendo in proposte family-friendly che mescolano comfort e autenticità. In Marocco, la città di Marrakech affianca il fascino delle sue medine a itinerari nelle montagne vicine, visite nei villaggi berberi e attività a misura di bambino, come escursioni in mongolfiera o passeggiate in sidecar.
Nel cuore della Medina di Marrakech, per esempio, Dar Darma Riad è il luogo ideale per scoprire la magia della cucina marocchina con una cooking class autentica pensata per tutta la famiglia. Guidati dalla chef Maria, appassionata e coinvolgente, grandi e piccoli potranno ascoltare e appuntarsi i segreti per realizzare al meglio le ricette della tradizione, mettendosi alla prova tutti insieme. E a solo tre ore di volo da Roma.
Il segreto? Coinvolgere i bambini e sorridere all’avventura
Un ruolo chiave nella riuscita di queste esperienze lo gioca la preparazione. Secondo gli esperti locali di Evaneos, coinvolgere i bambini nella pianificazione del viaggio, scegliere destinazioni con spostamenti brevi e programmare momenti di pausa quotidiana sono elementi essenziali. Valigie leggere ma funzionali, un buon equilibrio tra attività e relax, spazi per il sonno e giochi a portata di mano durante gli spostamenti aiutano a trasformare ogni viaggio in un’avventura condivisa. E soprattutto, è utile mantenere una certa flessibilità: adattare il programma in base all’energia del momento, cambiare piano se necessario, accogliere l’imprevisto senza ansia.
Perché il ricordo più prezioso di una vacanza in famiglia spesso non è legato a una destinazione, ma a un dettaglio minuscolo: una risata sotto la pioggia, un animale incontrato per caso, una cena improvvisata in un posto che nessuno si aspettava. È lì, in quei frammenti, che si costruiscono i legami. E vale la pena andarli a cercare, mappa alla mano e zainetto sulle spalle.
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