Top Gun torna al cinema rimasterizzato a 40 anni dalla prima uscita
Home Spettacoli Top Gun: il ritorno in 4K di un super cult
SpettacoliCinema

Top Gun: il ritorno in 4K di un super cult

A quasi 40 anni dalla sua uscita, il leggendario "Top Gun" torna nelle sale in una versione rimasterizzata in 4K. Occasione per riscoprire il film che ha consacrato Tom Cruise e definito un'epoca

Condividi

A quasi 40 anni dalla sua prima programmazione al cinema – uscì nelle sale nel 1986 -, torna – in questi giorni in tantissime sale italiane – in una imperdibile versione rimasterizzata in 4K il mitico Top Gun. Film che ha consacrato la star Tom Cruise in quella cifra attoriale che sarebbe poi diventata iconica, anticipando il Cruise leggenda e attore dalle mille missioni impossibili. Top Gun planava nelle sale sul finire dei nostalgici anni ’80, divenendo poi emblema ed essenza stessa di quell’epoca. Merito anche dell’iconografia veicolata dal fascino intramontabile di un Tom Cruise.

L’attore poco più che ventenne, associava a un sorriso smagliante e un’aria da imperituro sex simbol, la giacca di pelle, i mitici Ray Ban, e la Kawasaki fiammante. Il tutto raccordato nel profilo vincente del ragazzo spericolato invariabilmente alla guida di mezzi d’aria o terra. E ovviamente invischiato in imprese – anche amorose – sempre al limite del possibile. La storia è infatti quella di un pilota d’eccellenza ma scapestrato, scelto per far parte dei migliori aviatori americani ovvero i Top Gun, che risponde al nome di Pete “Maverick” Mitchell.

Top Gun torna al cinema rimasterizzato a 40 anni dalla prima uscita
Top Gun: Tom Cruise in sella alla Kawasaki – film

In Top Gun non vive solo l’acrobazia spericolata del volo

Segnato dalla precoce e misteriosa scomparsa della figura paterna e dalla volontà incontrollata di testare i propri limiti, il Maverick di Cruise è rappresentazione ultima di un vincere che si traduce sempre in rischiare. Uscire dalla propria zona di confort, osare a filo sul confine, muovendosi agilmente in quei cieli immensi a un tempo amici e ostili.

“Lassù non c’è tempo di pensare. Se pensi, sei morto”.

Eppure, in Top Gun non vive solo l’acrobazia spericolata del volo. Ci sono anche i tanti volteggi della coscienza, e del cuore. Perché il film diretto dall’inglese Tony Scott – compianto fratello del celebre regista di Blade Runner Ridley Scott, passato bonariamente alla storia come il re dei blockbusters – è un’opera iconica sul volo. Ma in grado di accarezzare anche tanti altri profili dell’esistenza umana.

Top Gun torna al cinema rimasterizzato a 40 anni dalla prima uscita
Tom Cruise e Kelly McGillis in Top Gun – film

Emozioni e legami: il cuore di Top Gun

In Top Gun si muovono infatti all’unisono anche attrazione, amore, e amicizia. Intricati sentieri emotivi che poi si mescolano a convivere con rivalità, senso di perdita, di colpa, e di latente inadeguatezza. Un complesso sentimentale fatto di luci crepuscolari e fitte ombre. Immerso in un romanticismo di tramonti magici e una colonna sonora memorabile a cura di Giorgio Moroder, trainata dal ritmo di Danger Zone e dalla leggendaria Take my breath away vincitrice dell’Oscar come miglior canzone originale.

E grazie a quest’atmosfera così densa di suggestioni contraddistinta da quell’incalzante estetica pubblicitaria tipica dei film di Scott, Top Gun si evolve in un susseguirsi di scene cult. Ne deriva una narrazione struggente che alla circonvoluzione e alle acrobazie aeree contrappone poi una malinconia profonda. Un senso della vita mistico e prodigioso, in cui i legami, in terra così come in volo, vestono ali fragili di cui prendersi -per- sempre cura.

Dopo Yellowstone, l’eredità del western televisivo che sta appassionando i cultori del genere

Western dopo Yellowstone il grande ritorno del genere televisivo

L’impatto di Yellowstone sul genere western in TV e le serie che ne raccolgono l’eredità, tra epica, fantascienza e drammi familiari. di Sabrina Colangeli


Top Gun, parata di future star

Vero e proprio classico degli anni ’80, Top Gun ha avuto anche il privilegio di ospitare una carrellata di nomi mutati poi in vere e proprie star. Non solo Tom Cruise, dunque, ma anche l’affascinante Kelly McGillis – Charlie -, quota femminista negli scambi pungenti con lo stesso Cruise. Meg Ryan iconica ‘fidanzatina d’America’ nel ruolo della dolce moglie dell’amico Goose, a sua volta interpretato dall’allora sconosciuto Anthony Edwards divenuto poi colonna portante della celebre serie E.R. medici in prima linea.

Senza dimenticare ovviamente Val Kilmer, gelido rivale dei cieli Tom “Iceman” Kazansky. E perfino una veloce apparizione nel finale di un allora semi-sconosciuto Tim Robbins nei panni del tenente Merlin. Tutti comprimari brillanti e necessari per dare alla storia quel tocco di genuinità che contribuirà poi a decretare il successo mondiale della pellicola.

Un’America dai mille volti: propaganda e machismo pop

Su sceneggiatura di Jim Cash e Jack Epps Jr. e liberamente ispirata da Top Guns, articolo scritto da Ehud Yonay nel 1983 per la rivista California, Top Gun è anche film militante di propaganda. Una pellicola nata proprio con lo scopo di promuovere le attività delle forze armate USA, in tempi di Guerra Fredda. Una rigida opposizione – in epoca Reganiana – al nemico russo che si palesa nel film attraverso l’incursione aerea dei suoi insidiosi MiG.

Una dimensione severamente militare che trova un equilibrio perfetto nel suo essere esternazione del machismo più puro con un’anima fondamentalmente pop. Muscolare, patriottica e testosteronica l’opera di Scott si anima infatti nel cameratismo maschile e nel tripudio di avances ostentate e addominali esibiti al sole fiero del beach volley. Per poi planare attraverso le dinamiche più lievi della vita, infondendo al dualismo amore amicizia la chiave di lettura principe del film.

Top Gun torna al cinema rimasterizzato a 40 anni dalla prima uscita
Tom Cruise in una scena di Top Gun

Equilibrio semplice ma raffinato, il vero trionfo del film

Perché tra acrobazie imprudenti e manovre audaci a riportare con i piedi per terra il protagonista Maverick è il peso specifico di quei sentimenti che ci impongono sempre e comunque una valutazione ponderata. L’indomabile pilota scelto che, dismessi divisa e distintivi, muta poi in amico e amante sincero. Non più militare imbattibile, dunque, ma uomo fragile che deve fare i conti con la propria interiorità. Una narrazione che si svolge nelle pieghe dell’esile limbo tra il pericolo del sogno e la crudezza della realtà. Dimensioni che trovano poi nello stato di perdita o separazione il giusto spazio riflessivo che (anche) narrativamente parlando va a controbilanciare l’anima puramente action del film.

In quell’equilibrio semplice ma raffinato che ha decretato il vero trionfo di Top Gun. Un successo destinato, decenni dopo, a proseguire con Top Gun: Maverick, sequel campione d’incassi al botteghino e uscito nelle sale nel recente 2022 a firma di Joseph Kosinski, e che ora attende di compiersi con il numero perfetto di un terzo film, forse in uscita nell’autunno del 2026. Un franchise davvero intramontabile che continua a volare alto, proprio come il suo inossidabile protagonista. Per una formula a dir poco vincente che non sembra accusare il peso di quegli stessi anni che corrono invece inesorabili per tutti gli altri.

Condividi
Scritto da
Elena Pedoto

Da avida lettrice ad accanita consumatrice di cinema d’autore il passo è stato breve. Ha trascorso gli ultimi quindici anni a rincorrere a perdifiato film, autori e festival di cinema internazionale, e ha trovato il suo habitat ideale in quel della costa azzurra, nei meandri del Festival di Cannes. Attualmente si divide tra il lavoro di mamma e quello di freelance, cercando ostinatamente di non perdere di vista nessuna delle due “mission”.

Inserisci commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scopri di Più

78
Sport

ATP Finals 2025: Sinner, il tennis, grande spettacolo e (molta) Italia a Torino

Tra il "processo di sinnerizzazione" che avvolge l'Italia e la corsa al primato mondiale di Alcaraz, il torneo dei Maestri a Torino è...

Articoli correlati
Un semplice incidente, ora al cinema, e già premiato a Cannes con la Palma d'Oro 2025, è un film di Jafar Panahi che parla di speranza, vendetta e redenzione
SpettacoliCinema

Un semplice incidente: la speranza secondo Jafar Panahi

In Un semplice incidente, Jafar Panahi firma un film clandestino e necessario,...

Torna su Netflix The Witcher 4, con protagonista questa volta Liam Hemsworth
SpettacoliTV

Netflix, The Witcher 4: adesso Liam Hemsworth riscrive le regole

Dopo due anni di attesa tornano le avventure di Geralt di Rivia,...

Valerio Mastandrea è il protagonista, con Valeria Bruni Tedeschi, di Cinque Secondi di Paolo Virzì. Al cinema dal 30 ottobre, è un lavoro che parla del lato più difficile dell'amore e del destino di un padre
SpettacoliCinema

Cinque secondi per salvare una vita: il ritorno di Virzì

Nel suo nuovo film, Cinque Secondi, Paolo Virzì porta sullo schermo la...

Gene Wilder è un neurochirurgo geniale nel gotico, affascinante e immortale Frankenstein Junior. Il film cult torna al cinema il 30 e 31 ottobre
SpettacoliCinema

Frankenstein Junior: 51 anni di cinema e comicità senza tempo

Il 30 e 31 ottobre per il Frankestein Junior Halloween Party, il...

Ok