C’è chi dice che l’attesa del piacere sia essa stessa il piacere. Ma probabilmente non è sempre così. Chiedere per informazioni ai tifosi del Napoli. Che due anni fa si sono effettivamente goduti, “trezziati”, l’attesa del terzo scudetto, lungamente preannunciato, prima dell’esplosione di gioia finale. Ma quest’anno, in una infernale volata punto a punto, hanno vissuto uno stato di ansia notevolmente maggiore e crescente in avvicinamento al fatidico appuntamento, nel terrore che qualcosa potesse andare storto.
E quarto scudetto fu: storia, ansia e novità
Per fortuna dei supporters azzurri, non è andata così. Il quarto scudetto è arrivato. Tutto diverso, rispetto a ventiquattro mesi fa. Allenatore diverso, una rosa con molti protagonisti del titolo precedente andati via, un percorso meno trionfale e molto più sofferto. Ma alla fine, la stessa felicità, le stesse scene di giubilo a Napoli, in provincia, in tutta la Campania, in tutto il mondo ovunque ci fosse un vessillo azzurro a sventolare.

Non semplice folklore, ma qualcosa di più. Identità, appartenenza, fede, anche se la più laica che esista. D10S rimarrà nume tutelare in eterno, ma oggi, al secondo scudetto in tre anni, è ufficiale: Napoli sa vincere anche senza il più grande di tutti, anche senza essere la più forte, anche con una squadra che deroga almeno in parte alla sua essenza. Quella, è affidata al tripudio di azzurro che come nel 2023 per settimane e mesi la colorerà in ogni vico, strada o palazzo. Che renderà la sirena Partenope di nuovo bella come non è mai stata per i suoi conterranei. E che si preparerà ad accogliere chiunque, da tutto il mondo, voglia perdersi in uno spettacolo unico.

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Nel Duomo di Napoli si rinnova il miracolo di San Gennaro. Ma con il Papa appena scomparso, la liquefazione del sangue assume un significato profetico. di Terry Nesti
Due scudetti in tre anni, ma a Napoli non ci si abitua mai, non è una banalità. Ora, è il momento di gustarsi davvero il trionfo. Addentandolo magari come un “McFratm”, trovata che diversi paninari hanno dedicato a Scott McTominay, la cui rovesciata per la vittoria è già leggenda.
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