In molti li avevano dati per morti, invece i cinecomics sono ancora qui e lottano insieme a noi. Dopo diversi film deludenti e troppe serie tv tutte uguali, il Marvel Cinematic Universe aveva bisogno di ritrovare l’equilibrio. Esattamente come Warner Bros. con il Superman di James Gunn, i Marvel Studios e la Disney in un certo senso si giocano tutto con I Fantastici 4 – Gli inizi, primo film della Fase 6 del franchise architettato da Kevin Feige. In sala dal 23 luglio, si tratta dell’avvio di un nuovo corso, che punta a diminuire la quantità per tornare a storie in cui le emozioni siano centrali e i personaggi abbiano maggiore profondità.
I Fantastici 4 – Gli inizi, la scommessa Marvel Studios
Una cosa è sicura: esattamente come per la concorrente DC, Marvel ha ritrovato i colori. I toni cupi e grigi sono stati banditi, mentre le tinte pastello qui catturano l’occhio fin dal poster. Non solo: siamo in una Terra alternativa, precisamente Terra-828, in cui gli astronauti Reed Richards, Sue Storm, Johnny Storm e Ben Grimm hanno acquisito dei poteri dopo una missione nello spazio, in cui sono stati esposti a una tempesta cosmica, diventando i Fantastici 4, appunto. Le scenografie e gli oggetti di scena sono ispirati ai nostri anni ’60, con più tecnologia. Tutto è splendido: dai giradischi al robottino H.E.R.B.I.E., grazie ai set immaginati da Kasra Farahani.

I nomi da supereroi dei protagonisti sono Mister Fantastic, Donna Invisibile, Torcia Umana e La Cosa. A interpretarli è stato sapientemente scelto un cast formato da quattro degli attori più in vista e di maggior talento in circolazione, lanciati tutti da serie tv. Ovvero: Pedro Pascal, Vanessa Kirby, Joseph Quinn ed Ebon Moss-Bachrach. È inutile negarlo: se il film di Matt Shakman funziona è soprattutto grazie a loro. E all’ottima colonna sonora di Michael Giacchino, che azzecca un tema destinato a entrare in testa per restarci a lungo.
Lo diciamo subito: questo è il miglior film mai realizzato sui Fantastici 4. Chi ha visto i precedenti però potrebbe giustamente osservare che ci voleva veramente poco. I Fantastici 4 e I Fantastici 4 e Silver Surfer, usciti nel 2005 e 2007, sono deludenti. Fantastic 4 – I Fantastici Quattro del 2015 è invece pessimo. Quindi dal baratro si poteva soltanto risalire. I Marvel Studios sono rientrati in possesso dei diritti con l’acquisto di 20th Century Fox da parte di Disney nel 2019. Hanno poi preparato a lungo e con attenzione il ritorno della famiglia di supereroi.

Superman è tornato. E stavolta sceglie di essere umano
Un ritorno ai colori e alla speranza dei fumetti originali, ma anche una fotografia lucida del presente in cui viviamo: a sorpresa, questo Superman è un film molto politico. In sala dal 9 luglio. di Valentina Ariete
La minaccia Galactus e Silver Surfer
Per non sbagliare, hanno deciso di andare sul sicuro. Niente storie troppo complicate, nessun accenno al multiverso (che ha fatto solo danni): semplicemente il racconto di una famiglia dotata di poteri eccezionali, in cui sta per arrivare un nuovo componente. E, guarda caso, proprio quel bambino diventa bersaglio di un cattivo vecchio quanto l’universo stesso: Galactus – Ralph Ineson, una delle voci più belle di tutto il cinema contemporaneo: il film meriterebbe la visione in lingua originale anche solo per lui -. Se i Fantastici 4 non consegneranno il piccolo al “divoratore di mondi” e al suo araldo, Silver Surfer – Julia Garner -, Terra-828 sarà distrutta. E qui arriva il dilemma morale: è giusto sacrificare il singolo per salvare molti?
Il cuore di tutto in I Fantastici 4 – Gli inizi è la famiglia. Ma non una famiglia intesa in senso classico. Il concetto qui assume un significato molto più grande. Come dice Sue Storm, prima supereroina incinta mai vista sul grande schermo: “Famiglia è appartenere a qualcosa più grande di te stesso”.
E certamente si parla del nucleo familiare formato da Reed, Sue e il bimbo in arrivo, più la coppia di meravigliosi zii Johnny e Ben – la “linea comica”, ma una linea comica fatta bene, che funziona, con gli attori Joseph Quinn ed Ebon Moss Bachrach in grande sintonia -. Ma si parla anche di una famiglia su scala più grande: di un senso di comunità, in cui tutti siamo collegati e la collaborazione è fondamentale se si vuole cercare di salvare l’umanità e il pianeta.

La famiglia fantastica
È buffo: Superman e I Fantastici 4 – Gli Inizi si somigliano davvero per tante cose. Per l’importanza che hanno nel rilanciare i rispettivi universi, per i colori ritrovati e anche per questa voglia di tornare a riscoprire il bello degli esseri umani. Tornare ad aprirsi al prossimo, e a lavorare insieme, è fondamentale, soprattutto in tempi che ci vogliono sempre più separati, anche fisicamente oltre che ideologicamente, per riscoprire la nostra umanità. E negli sguardi pieni di empatia e tenerezza di Pedro Pascal e Vanessa Kirby – bravissima -, c’è tutto il cuore di cui l’MCU aveva bisogno. Finalmente.
Questi super genitori ci hanno commosso a tal punto che siamo passati sopra a una CGI non sempre perfetta, ai tagli evidenti – il personaggio interpretato da John Malkovich, Red Ghost, è stato fatto fuori senza pietà – la sceneggiatura scritta da ben sei persone e alla regia un po’ troppo televisiva di Shankman. Sì, siamo pronti a farci adottare subito da questi Fantastici 4.
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