Nei secoli passati durante la notte di Samhain, il 31 ottobre, si credeva che gli spiriti tornassero dagli inferi per camminare sulla terra. Le lanterne spaventose alle finestre servivano a proteggere la casa
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Halloween è americana? 7 cose da sapere assolutamente sulle sue origini

L'antica festa sacra di Samhain e Halloween sono strettamente collegate. All'origine di tutto la notte in cui i Celti festeggiavano il loro capodanno e onoravano i morti e gli spiriti. Le 7 cose da sapere per conoscere al meglio la festa più spaventosa dell'anno. Che no, non è americana.

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L’antica festa sacra di Samhain e Halloween sono strettamente collegate. All’origine di tutto la notte in cui i Celti festeggiavano il loro capodanno e onoravano i morti e gli spiriti. Le 7 cose da sapere per conoscere al meglio la festa più spaventosa dell’anno. Che no, non è americana.


I detrattori di Halloween sostengono che sia una festa lontana dagli usi e dalla tradizione europea. Una delle tante sciocchezze importate dall’America che niente ha a che fare con la nostra storia. Invece non è così. Halloween altro non è che la versione “made in Usa” di una festa nata in Irlanda oltre 2000 anni fa. Più antica ed europea di così!

In principio era Samhain

È la notte di Samhain, i Druidi hanno acceso i falò sulla cima della collina di Ward e vi hanno gettato le ossa degli animali che hanno sacrificato durante i rituali della giornata. Nelle case del villaggio regna il buio perché al calare del sole tutti i focolari sono stati spenti in attesa del nuovo fuoco che avrebbe purificato le dimore. I capifamiglia si avvicinano timorosi al grande falò per accendere le loro fiaccole e tornare velocemente a casa a ravvivare il focolare.

Questa notte è meglio non farsi trovare in giro perché i sídhe, il popolo delle colline, Túatha Dé Danann che durante tutto l’anno vivono nell’oltretomba, nella notte di Samhain varcano la soglia degli inferi e vagano per il regno degli uomini. Questa è una ricostruzione verosimile di quanto accadeva nell’Irlanda celtica nella notte del 31 ottobre, almeno secondo quanto riportato dallo storico irlandese del 17esimo secolo EC Geoffrey Keating nel suo Foras Feasa ar Éirinn (Storia d’Irlanda).

I celti hanno iniziato con la festa di Samhain la tradizione che oggi chiamiamo Halloween. Si accendevano falò in cima alle colline

I periodi sacri e il Capodanno celtico

I Celti, tribù guerriere di religione druidica, arrivarono in Irlanda, provenienti dall’Europa orientale, intorno al 300 a.C. Essi suddividevano l’anno nelle metà caratterizzate da più e meno ore di luce diurna, e tenevano celebrazioni per segnare il mutare delle stagioni. Così Imbolc cadeva a metà tra il solstizio d’inverno e l’equinozio di primavera, Beltane a metà tra l’equinozio di primavera e il solstizio d’estate, Lughnasadh a metà tra il solstizio d’estate e l’equinozio d’autunno. E Samhain a metà tra l’equinozio d’autunno e il solstizio d’inverno.

Di questi quattro momenti sacri Samhain era il più significativo, perché era il Capodanno celtico visto che dava inizio alla metà più buia dell’anno rappresentando quindi la fine di un anno e l’inizio del successivo.
“Samhain – spiega Kelly Fitzgerald, direttrice della Scuola di Studi irlandesi, celtici e folcloristici dell’University College di Dublino – è davvero il segno della fine di una stagione. È strettamente legato alla natura e segna la fine del raccolto, indicando che stiamo entrando nella parte buia dell’anno. A Samhain, e anche a Beltaine, il primo maggio, si ha la sensazione che l’Altro Mondo e questo mondo siano più vicini che mai”.

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Spiriti in movimento e doni per i morti

“A Samhain – conferma Clodagh Doyle, custode della Irish Folklife Collection del National Museum of Ireland – c’era anche la credenza che gli spiriti si aggirassero tra gli umani e che i morti potessero tornare. La gente preparava delle cose per loro, per dar loro il benvenuto. Credevano anche che le fate si spostassero dalle loro dimore estive a quelle invernali. E quando gli spiriti si spostano e c’è la sensazione che i morti siano in movimento, ci sono molte cose di cui aver paura. Di conseguenza, la gente metteva lanterne spaventose alle finestre per proteggere la casa“. Queste lanterne protettive venivano intagliate nelle rape.

La riproduzione di un’antica e inquietante rapa di Samhain è in mostra al Museo Nazionale d’Irlanda, a Turlough Park, e vedendola si capisce molto bene perché potesse far paura. “Nei riti tradizionali – continua Doyle – proteggersi significava soprattutto spaventare le forze maligne o confonderle, così da tenerle lontane dalla casa. Quindi quelle lanterne di rapa avevano un aspetto malvagio, ma erano anche un modo per usare la luce contro l’oscurità”.

Il ruolo del cibo nei festeggiamenti

Il fatto che questa festa fosse anche una celebrazione del raccolto spiega perché i frutti e le bacche di stagione facessero parte delle tradizioni. Si giocava, per esempio, a prendere con la bocca mele fatte galleggiare in un secchio e, un po’ più avanti nei secoli, per fare dispetti si tiravano cavoli contro le porte. Ancora oggi, in questo periodo, si prepara il Barmbrack, un pane dolce alla frutta secca in cui vengono inseriti oggetti simbolici per predire il futuro. Anche il fuoco è un elemento centrale delle celebrazioni: “I falò – conclude Doyle – sono tradizionalmente associati al Samhain e rappresentano la vittoria del fuoco contro l’oscurità. Perché nell’oscurità si annidano le cattive azioni e il soprannaturale”.

In origine, quando la festa delle ombre si chiamava Samhain, le lanterne spaventose erano intagliate nelle rape. La zucca è arrivata dopo le migrazioni dei coloni nel nuovo mondo, l'America

Dalla rapa alla zucca, come Samhain è diventato Halloween

Quando il cristianesimo raggiunse l’Irlanda nel Quinto secolo, per convertire gli abitanti in maniera meno traumatica, incorporò alcune celebrazioni pagane nel calendario liturgico. Un esempio è la festa d’Ognissanti che era inizialmente celebrata il 13 maggio e che, secondo alcuni studiosi, fu spostata al 1 di novembre proprio per inglobare Samhain. Anche la commemorazione dei defunti venne fissata al 2 novembre per l’affinità con Samhain. Quando nel 19esimo secolo la Grande carestia irlandese spinse molti isolani a emigrare in Nord America, questi portarono con loro credenze e tradizioni che nel tempo si trasformarono nel moderno Halloween.

Così l’intaglio delle rape venne fatto con le zucche mentre le offerte per i morti che vagavano per i villaggi si trasformò in “dolcetto o scherzetto” fatto dai bimbi che vanno di porta in porta. Anche travestirsi riporta ai riti di Samhain, quando indossare maschere e abiti spaventosi serviva a confondere le presenze soprannaturali o a mimetizzarsi tra loro.

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I luoghi chiave della festa degli spiriti

In tutta l’Irlanda è ancora oggi possibile visitare luoghi legati all’antica celebrazione di Samhain. Meath, il sito preistorico di Tlachtga (Hill of Ward) era dove si svolgeva la Festa del Grande Fuoco che iniziava alla vigilia di Samhain e durava molti giorni. I falò che brillavano in diversi punti dell’Isola, come per esempio quelli della Collina di Tara visibili da Tlachtga, venivano accesi proprio grazie alle fiaccole che prendevano il fuoco da lì. A Loughcrew, invece, in occasione di Samhain, all’alba la luce penetra all’interno del Cairn L, situato su Carnbane West, illuminando una pietra calcarea incisa collocata nella camera funeraria.

Sebbene questo specifico tumulo non sia aperto al pubblico, è possibile fare un tour degli altri in zona per ammirare l’arte megalitica e la mitica Hag’s Chair (Sedia della Strega). A Roscommon si trova invece quello che molti consideravano il portale dell’inferno che secondo la tradizione si apriva durante Samhain. Si tratta di Oweynagat, una grotta naturale situata in un’area ricca di tesori archeologici, da dove il 31 ottobre si credeva emergessero le creature dell’Altro Mondo.

In ricordo di Samhain

Nonostante Samhain sia sparita da secoli dai calendari in Irlanda si continua a festeggiare. Per esempio, a Derry~Londonderry, in Irlanda del Nord, si rende omaggio alle radici celtiche della città con il festival Derry Halloween (l’evento più grande d’Europa dedicato ad Halloween), che invade le mura e le strade della città con spettacoli infuocati e antiche tradizioni popolari.

I falò sono sempre stati simboli di Samhain prima e Halloween poi. Qui quello acceso al Festival di Puca
Pùca Festival Halloween

Le stesse tradizioni e gli stessi temi si ritrovano al Púca Festival di Meath, la patria spirituale di Samhain, nell’Ireland’s Ancient East. Alla Púca Procession di Trim, giganteschi pupazzi di figure mitologiche e ultraterrene sfilano per la città al calar della notte. Al tramonto della notte di Halloween, invece, la città di Athboy fa rivivere la fiamma ancestrale di Samhain con un’enorme processione illuminata dal fuoco e con una cerimonia di accensione di falò, omaggio agli antichi fuochi che ardevano in zona oltre 2000 anni fa.

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Scritto da
Alessandra Iannello

I siciliani si dividono fra siciliani di terra e siciliani di mare. Quelli di terra rimangono nell’Isola, quelli di mare viaggiano in giro per il mondo ma tornano sempre a casa. Io sono una siciliana di mare e le passioni conducono la mia vita. Ho fatto dell’amore per la scrittura la mia professione e per questo sono diventata giornalista. Racconto storie di vita, di territori, di viaggi e cibi attraverso la lente delle mie esperienze e del mio sentire. Esploro il territorio insieme alle persone che mi raccontano le loro emozioni e il loro saper fare, un sapere millenario frutto dell’unione di tradizioni e di tecnologie moderne.

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