Il locale Forcella Spritz, nel quartiere omonimo, è salito all’attenzione dei social non solo per l’accoglienza calorosa riservata ai clienti e per la qualità delle sue bevande, ma anche per il suo sostegno alla causa mediorentale.
“Nella botte piccola c’è buon vino… anzi, buon spritz!”. Questo proverbio popolare, leggermente riadattato, racconta alla perfezione lo spirito del piccolo locale di Via Vicaria Vecchia a Napoli, che porta – appunto – il nome di Forcella Spritz. Salito all’attenzione dei social non solo per l’accoglienza calorosa riservata ai clienti e per la qualità delle sue bevande, ma anche per il suo sostegno alla causa palestinese.
Tra aperitivi e chiacchiere, Forcella Spritz non è un semplice locale dell’omonimo quartiere napoletano. All’interno – in bella vista – sono esposte foto, bandiere e magliette di calcio di Paesi arabi, che raccontano chiaramente la sua posizioni rispetto le vicende mediorientali. Qui ogni drink si trasforma in un momento di gusto, convivialità e solidarietà, dove cultura e valori sociali si incontrano, rendendo la visita un’esperienza davvero unica.
Forcella Spritz: la convivialità è inclusa nel prezzo
Nei pressi della sede dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” in via Duomo, sorge il quartiere di Forcella, conosciuto ai più per ospitare al suo ingresso il famoso – e discusso – murale di San Gennaro di Jorit.
A due passi da questa imponente opera visiva, si trova un piccolo ma inconfondibile locale dedicato – anche – alla cocktellerie: il suo nome è Forcella Spritz. Punto di ritrovo per turisti, studenti e residenti del quartiere, questo locale offre un atmosfera accogliente, accompagnata da musica di sottofondo e drink di qualità. Così, tra risate spontanee, dialoghi informali e brindisi condivisi, ogni visita si trasforma in un’occasione di incontro e convivialità, unendo la vita di quartiere all’energia pulsante della città.
Un locale, due culture e un’unica grande famiglia
Ad accogliere calorosamente i clienti ci pensa il proprietario, Rosario Perez, la cui ospitalità va ben oltre il semplice servizio ai tavolini. Con attenzione e simpatia, Rosario cerca di instaurare un rapporto personale con chi entra nel locale, provando a conoscere e – quando la situazione lo consente – anche a scherzare con loro. Grazie a questo approccio, ogni momento trascorso in questo locale diventa un’esperienza autentica, in cui chi entra si sente immediatamente a proprio agio, come a casa propria.

La cura nel creare un’atmosfera familiare e conviviale, trasforma ogni visita a Forcella Spritz in un momento piacevole e rilassante, che riflette la tipica accoglienza napoletana, calorosa e genuina. A conferma del gradimento di questa atmosfera, le numerose recensioni presenti sulle principali piattaforme online – quasi tutte positive – elogiano non solo la qualità dei drink, ma soprattutto l’accoglienza che Rosario riserva ai clienti. Particolare apprezzamento viene inoltre rivolto a Gianluca, giovane dipendente di origini arabe, la cui gentilezza e disponibilità contribuiscono a rendere ogni visita davvero speciale.
Gianluca e Rosario: un incontro di culture
È stato proprio grazie a Gianluca e a sua moglie Anna, di origini marocchine, che Rosario ha avuto modo di conoscere e apprezzare le tradizioni e i valori arabi. “Io stesso sono cambiato”, esclama Rosario, con un sorriso colmo di orgoglio. “Mentre prima non gli davo nemmeno confidenza, anzi li tenevo a distanza, oggi, invece, siamo diventati una cosa sola”, riflettendo su come l’incontro tra culture e la conoscenza reciproca possano trasformare non solo le persone, ma anche gli spazi che vengono condivisi.
Dalla trasformazione personale a quella di un intero quartiere
Un’ammissione sincera, che racchiude tutta la forza di una trasformazione autentica, nata dal contatto umano e dalla voglia di capire l’altro: “Dalla musica araba – continua Rosario – man mano, siamo poi passati a interessarci delle vicende della Striscia”. Confermando, quindi, che questo cambiamento non si è limitato alle parole, ma si è tradotto in fatti concreti, fino a diventare parte integrante dell’identità di Forcella Spritz, come si può notare in ogni dettaglio del locale.
Tuttavia, non è stato semplice per Rosario far accettare il proprio cambiamento. Prima che il quartiere comprendesse la sua scelta, è trascorso del tempo, durante il quale ha dovuto confrontarsi con i pregiudizi nati dalla sua vicinanza al mondo arabo, che inizialmente lo avevano messo in cattiva luce agli occhi dei residenti. “All’inizio mi chiamavano terrorista”, ricorda Rosario con un sorriso amaro, “ma oggi vedo che tutti mi sostengono”. Poi aggiunge con una nota di soddisfazione: “Finalmente le persone di Forcella hanno capito che gli arabi sono come noi. Parlano un’altra lingua, hanno tradizioni e una religione diversa, ma sotto tutto questo restano esseri umani come noi”.

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Forcella Spritz: un drink di solidarietà
L’appoggio del quartiere ha dato quindi forza a Rosario, spingendolo a manifestare – nel suo piccolo, ma con grande impegno – solidarietà: “Solo pubblicizzando, dal vivo e attraverso i social, la causa palestinese posso aiutare da lontano. Abbiamo anche accolto – racconta – nel nostro locale una famiglia di profughi. Hanno pianto, mi hanno raccontato la loro esperienza. Non è una bella storia, ovviamente”.
“Le notizie che leggiamo sui giornali o vediamo in televisione spesso raccontano una vergogna che si sta consumando”, riflette Rosario, con un filo di tristezza nella voce. Poi, con un lampo di speranza, aggiunge: “Per fortuna stanno facendo la pace”, dando a intendere come, per lui, la conclusione dei conflitti vada al di là di bandiere o colori politici, diventando un segnale universale di riconciliazione e umanità.
Un bar che unisce persone, culture e comunità
Delle dichiarazioni semplici – ma dense di significato –, che raccontano un cambiamento profondo: quello di un uomo, di un locale e, in piccolo, di un intero quartiere. E questo è merito di Rosario, che con la sua tenacia ha trasformato il locale in un punto di riferimento per chi cerca non solo un buon drink, ma anche un’esperienza di scambio culturale e umano. Grazie al suo impegno, Forcella Spritz è diventato un luogo dove le persone si incontrano, condividono storie e punti di vista diversi, e imparano a rispettarsi reciprocamente. Ogni gesto, ogni conversazione e ogni piccolo atto di solidarietà contribuiscono a costruire un senso di comunità più forte e coeso.
In questo modo, il locale di Rosario non è diventato solo un punto di ritrovo, ma un vero e proprio simbolo di integrazione, apertura e speranza per tutto il quartiere. È la prova evidente che, a volte, il coraggio e la determinazione di una singola persona possono innescare un effetto positivo che si riflette sull’intera collettività, trasformando diffidenza in accoglienza e pregiudizi in vicinanza.

Non solo Forcella: da Napoli empatia e vicinanza
Da quando il conflitto in Medio Oriente è riesploso, dunque, la lista dei locali e dei cittadini che hanno voluto esprimere il proprio sostegn si è progressivamente allungata. Dopo il caso riguarante la Taverna Santa Chiara, anche Forcella Spritz si unisce a questo coro di vicinanza e impegno. Sebbene sia sempre stato risaputo che la città fosse un luogo di incontro e convivenza, non era scontato vederla profondamente partecipe di una causa così lontana, eppure sentita come propria.
Napoli conferma invece ancora una volta la sua natura accogliente e aperta, ma oggi lo fa con una consapevolezza nuova. Si tratta di una vicinanza profonda verso coloro che oggi sono considerati gli ultimi della terra. Un’empatia che i napoletani percepiscono così intensamente – forse –perché, in passato, hanno vissuto a loro volta il peso della marginalità. Di quelle condizioni resta viva in loro la memoria, nonostante la città stia ora vivendo un periodo di grande sviluppo e vitalità.
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