Un evento durante la Vendemmia in Montenapoleone per presentare il progetto che Bvlgari ha pensato per omaggiare e promuovere 22 Donne del vino biologico e naturale del panorama italiano. Una carta loro dedicata sarà presente in tutti i ristoranti Niko Romito del brand di lusso in tutto il mondo.
Via Monte Napoleone, in alcuni giorni d’ottobre, si presenta decorata con tralicci di vite per la Vendemmia, l’evento che unisce vino, moda e alta cucina nel cuore del Quadrilatero della Moda. Ma l’appuntamento più insolito del 2025 non è stato in strada, bensì dentro la boutique Bvlgari, dove un gruppo di ospiti ha varcato la soglia non per rifarsi gli occhi con gli iconici serpenti, ma per bere vino. E non vino qualsiasi. Ma andiamo con ordine.
L’aperitivo nella boutique di via Monte Napoleone è stato servito con un Erbaluce di Ilaria Salvetti Vignaiola in Caluso. Tra le teche e i bracciali, i calici passano di mano mentre Silvio Ursini, Executive Vice President di Bvlgari, spiega il progetto che ha portato tutti lì: una nuova carta dei vini dedicata a “Le Donne Eroiche del Vino Biologico”, destinata a tutti gli otto ristoranti Niko Romito presenti nei Bvlgari Hotels & Resorts nel mondo, da Roma a Tokyo, passando per Pechino, Dubai, Shanghai, Parigi e ovviamente Milano.

L’eroismo quotidiano delle Donne del Vino
È proprio qui, nella boutique Bvlgari, che Silvio Ursini fa un ritratto lucido delle sfide che queste produttrici affrontano quotidianamente. “Fare vino oggi di qualità in Italia è veramente eroico” spiega, “perché se ci metti il cambiamento climatico, adesso i dazi, la burocrazia che non diminuisce, anzi aumenta, veramente è molto molto impegnativo”. Ma c’è di più. Quando si sceglie l’approccio biologico, senza pesticidi né sostanze chimiche, la sfida si moltiplica. Si diventa “soggetti alla forza della natura che ti viene addosso e che tu cerchi di contrastare nel modo più gentile possibile”, continua Ursini.
Ed è proprio in questo “modo gentile” che emerge una differenza fondamentale: un approccio fatto di cura, rispetto e attenzione, lontano dalla retorica militare che spesso caratterizza l’agricoltura tradizionale. I numeri che Ursini condivide sono eloquenti: il 90% degli enologi italiani sono uomini, così come il 90% degli agronomi. E mentre il 30% delle aziende viticole è gestito da donne, quelle che “veramente comandano la vigna sono il 5% in Italia”. Eroiche, dunque, a tutti gli effetti.

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Un Viaggio da Nord a Sud
Dopo l’aperitivo in boutique, lo scenario cambia: ci si sposta al Bvlgari Hotel, poco distante, per assaggiare la magia de il Ristorante di Niko Romito. Il menu della serata è un percorso che abbina la maestria dello chef tristellato con i vini delle 5 “donne eroiche” presenti alla serata. Si parte con una ventresca di tonno, zucca marinata e arance, abbinata al Vigneti delle Dolomiti Nosiola Fontanasanta 2019 di Elisabetta Foradori, pioniera dell’agricoltura biologica e biodinamica. Il primo piatto, un risotto ai funghi porcini, dialoga perfettamente con il Sangiovese in purezza “Animoso” 2022 di Francesca Balestrieri, che vinifica solo in cemento e acciaio per non alterare ciò che la natura le offre.
Il secondo è un vitello con nocciole e tartufo, accompagnato dal Cesanese del Piglio Superiore DOCG Mola da Piedi 2022 di Maria Ernesta Berucci. È lei stessa a raccontare, durante la cena al tavolo, del suo approccio unico all’agro-omeopatia sistemica: “La natura fa in modo che nascano piante che si conoscano” spiega, descrivendo come utilizzi preparati organici a base di elementi come l’aglio selvatico per curare le vigne. “Ogni annata ricominci da capo, studi continuamente basandosi sull’anno precedente”. Con i suoi 5 ettari e 14mila bottiglie, Berucci rappresenta quella viticoltura artigianale che richiede tempo e conoscenza: almeno tre annate prima di produrre qualcosa di cui essere soddisfatti. E del suo Cesanese deve ritenersi più che soddisfatta.

Donne e vino: una conclusione dolce
La serata si conclude con pane e cioccolato, un dessert che trova il suo complemento perfetto nel Terre Siciliane IGT “Rosso Passito” 2020 di Arianna Occhipinti, autrice del celebre libro Natural Woman e figura di spicco della viticoltura naturale siciliana.
Bvlgari: una visibilità internazionale
Quello che Bvlgari Hotels & Resorts ha creato non è solo una carta dei vini, ma una piattaforma internazionale per dare visibilità a 22 produttrici straordinarie che stanno plasmando il futuro della viticoltura sostenibile. Oltre alle cinque protagoniste della serata milanese, la selezione include nomi come Gigliola Giannetti, Antonella Pacchiarotti, Helena Lageder, Caterina Sofia Mastella Allegrini, Elena Pantaleoni e Chiara Boschis, ciascuna portatrice di una visione unica del proprio territorio.
E mentre via Monte Napoleone torna alla sua routine quotidiana, spogliandosi dei tralicci della Vendemmia, rimane il senso di un’esperienza che ha saputo unire lusso e autenticità, innovazione e tradizione. E soprattutto, che ha dato voce a chi sta scrivendo, calice dopo calice, una nuova pagina della storia enologica italiana.
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