Ci sono abitudini e consuetudini a cui difficilmente un italiano di quelli veri, alla Toto Cutugno per intenderci, può rinunciare, il Prosecco e l’aperitivo sono tra queste. Numero che cala sorprendentemente se si tratta del lungo e gioioso periodo estivo.
Il 21 giugno è iniziata l’estate e con il suo arrivo terminano le operazioni di ristrutturazione per affrontare la famosa e terrorizzante prova costume. Si riparte con i piccoli sgarri enogastronomici. Formaggi freschi, crudi di mare, tempure di verdure e di pesce, salse agli agrumi e burro di olio extra vergine di olive. Al mare oppure in montagna, al ristorante oppure nel giardino di casa poco importa. Gli unici aspetti che contano per affrontare a modo il momento dell’aperitivo all’italiana sono la buona compagnia, il bar – quest’ultimo inteso proprio come contenitori di liquidi buoni per rinfrescare il palato, e, in taluni casi, l’anima – e naturalmente le materie prime. Tutto il resto viene da se.
Torniamo alla faccenda del bar, in estate pochi dogmi – fatto salvo per il vino con il ghiaccio che è proprio vietato dalla legge -. Basta davvero poco perché un semplice momento conviviale si trasformi in un piccolo evento gustoso e felice. Per esempio un vino bianco spumante leggero, a bassa gradazione, da bere al calice o miscelato, metodo charmat: Prosecco!
Tutti bevono e godono della leggerezza del Prosecco
Quando si parla di Prosecco, accade qualcosa di molto simile a quando si accenna alla soap Beautiful: nessuno osa ammetterlo, ma tutti seguono con passione le vicende amorose dell’ormai ultra centenaria Brooke. Allo stesso modo tutti bevono e godono della leggerezza del Prosecco, della sua freschezza e versatilità. Ma sempre con quel malcelato snobismo tipico di chi, sin dalle prime poppate, si è nutrito di Château Yquem e tuttavia fa ancora ruotare il calice come una giostra impazzita.
Prosecco, constatazione di un fenomeno
D’altronde se il Prosecco è la tipologia di vino più diffusa ci sarà un perché – più di uno in realtà, ndr – ma soprattutto ci sarà qualcuno che lo acquista e lo beve. E non solo per il prezzo: fondamentali la facilità di abbinamento e la sua naturale capacità di interpretare i gusti e le tendenze del pubblico più contemporaneo e giovane. Sempre senza allontanarsi troppo dalle sue origini e dalle sue prerogative. In sostanza torniamo a Beautiful, se continua a sfornare nuovi matrimoni è evidente che più di qualcuno partecipa ai banchetti.
Nessuna apologia sfrontata del Prosecco, bensì la semplice constatazione di un fenomeno, culturale e sociale che ha valicato i confini della Penisola. Il Prosecco è il vino delle feste in Francia come in Spagna – spesso preferito al Cava – in Brasile come sulla Fifth Avenue. Sempre per le medesime, inossidabili, ragioni: leggerezza, freschezza e versatilità. Tre elementi fondanti, che hanno puntellato la solidità di una tradizione local che si è trasformata in un brand global – come dicono all’ombra della Madonnina -.
Bianco oppure Rosè, al calice per l’aperitivo oppure a tutto pasto. In ogni momento della giornata il Prosecco resta una bevuta vincente perchè piacevole, che si vesta da accompagnatore di una pizza margherita o da ingrediente di un drink. Caso, quest’ultimo, più che interessante. Grazie alla sua capacità di armonizzarsi con vari ingredienti, il Prosecco è un protagonista versatile di ricette diverse tra loro ma sempre fresche e coinvolgenti. Il risultato sono sempre polibibite per ogni occasione, capaci in potenza di valorizzare la cultura enologica italiana.

Sapori d’estate unici: caciotta, mozzarella di Bufala e cocktail
Gli abbinamenti perfetti tra Caciotta Primo Sale, Mozzarella di Bufala Campana DOP e i cocktail Gin Basil Smash e Bloody Mary per un’estate di gusto e leggerezza.
Aperitivo fresco e miscelato
Passiamo alla pratica, la tavola dell’aperitivo è già imbandita e pronta a regalarci un momento di relax. Quattro le indicazioni da seguire nella preparazione di un cocktail da aperitivo: basso contenuto di zuccheri, basso contenuto di alcool, facilità di preparazione e, ovviamente, equilibrio nell’abbinamento. Tutto seguendo lo stile e la filosofia del Prosecco e delle altre materie prime che abbiamo a disposizione, sapientemente uniti alle storie e alla fantasia dei barman.
La creazione di un cocktail infatti non è solo una questione di dosi precise e tecniche raffinate, ma un atto di suggestione, che discute e realizza emozioni. Ogni drink racconta una storia, un viaggio sensoriale che riflette la personalità del barman, la cultura locale e il carattere degli ingredienti.
Con il Prosecco come ingrediente primario o secondario, questi cocktail diventano una fusione tra tradizione, creatività, tecnica e gioco, in perfetto stile italiano. Quattro le ricette che vi suggeriamo, tutte firmate da altrettanti professionisti della miscelazione: Gian Maria Ciardulli – Donna di Cuori – Cecina \ Brand Ambassador di Spirito Autoctono -, Eldis Sertani – InterContinental Rome Ambasciatori Palace – Roma-, Giacomo Tognoni – Metropolita Roma – Roma -, Alessandro Pezzola – Metropolita Roma – Roma –

Bellino (Gian Maria Ciardulli)
Ingredienti: 10 cl Prosecco Doc Rosé, top di spuma di pesca bianca e agrumi, essenza di basilico vaporizzata. Bicchiere: Flute. Tecnica: Build
Ispirazione: “Il Bellini reinventato”.Gian Maria Ciardulli reinterpreta un classico veneziano, sostituendo la purea di pesca con una spuma aromatica che esalta il carattere del Prosecco DOC Rosé. L’essenza di basilico aggiunge la nota erbacea, richiamando i giardini italiani in estate.

Good Time Charlie (Eldis Sertani)
Ingredienti: 3 cl Tio Pepe, 3 cl Americano Cocchi, 3 cl Cynar, Top Prosecco Doc Brut. Bicchiere: Old Fashioned/Flute. Tecnica: Stir & Strain
Ispirazione: “Gli anni ’50 e il bar americano”, Eldis Sertani si rifà ai classici cocktail americani, con un twist italiano. Il Tio Pepe, il Cynar e l’Americano Cocchi si fondono in una composizione che bilancia amaro e dolce. Il Prosecco DOC Brut dona leggerezza e freschezza. Un drink che invita alla convivialità, ricordando i locali old-school.

Italia da Bere (Giacomo Tognoni)
Ingredienti: 2 cl Bitter Rosso Corso Italia, 1 cl Amaro Lucano, 2 cl Morellino di Scansano, 1 cl Ver-mó Vermouth di Torino Rosso, 2 Dash Orange bitter, Top Prosecco Doc Brut. Glass: Flute. Tecnica: Build
Ispirazione: “I sapori italiani”. Giacomo Tognoni celebra il patrimonio enologico e liquoristico italiano. Bitter Corso Italia, Amaro Lucano e Morellino di Scansano si fondono in un drink che omaggia il Bel Paese, con il Prosecco DOC Brut a simboleggiare la tradizione delle bollicine italiane

The Italian Job (Alessandro Pezzola)
Ingredienti: 2cl Gin Lacum, 2 cl Italicus Rosolio di bergamotto, 1 cl Mancino Vermouth Sakura, 2,5 cl Fake lime, 1,5 cl Sciroppo di zucchero, top Prosecco Doc Rosè. Bicchiere: Flute. Tecnica: Build
Ispirazione: “Viaggio in Italia”, Alessandro Pezzola crea un cocktail che rappresenta un percorso attraverso le eccellenze italiane: il Gin Lacum dal Lago di Como, l’Italicus al bergamotto e il Vermouth Mancino. Il Prosecco DOC Rosé sigilla l’armonia con il suo perlage raffinato.
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