Una vista aerea di Piazza San Pietro Funerale Papa Francesco
Costume & Società

L’addio storico a Papa Francesco che ha commosso il Mondo

Roma si è fermata per l’ultimo saluto al Papa degli ultimi: 200mila fedeli, leader mondiali e un messaggio di pace che resta inciso nella storia.

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In piazza San Pietro a Roma, riempita di fedeli e raggi di sole,  alle ore 10:00 del 26 Aprile 2025 si è tenuto il funerale di Papa Francesco. Il “Papa degli ultimi”, così spesso è stato definito, ha ricevuto l’abbraccio di tutti i romani e dei pellegrini, alcuni accorsi “quasi dalla fine del mondo”, per dirla con le sue parole.  Ognuno di loro era pronto a prendersi un posto in prima fila già dalle 6:00 di questa mattina quando sono stati aperti i varchi.

Oltre ai fedeli, già dalle primi luci dell’alba, anche tanti lavoratori, dalle forze armate ( poliziotti, carabinieri, protezione civile, vigili del fuoco, vigili urbani oltre a volontari e sanitari) agli operatori video, ai fotografi e ai giornalisti, oltre 4 mila se fanno fede gli accrediti rilasciati.

La febbre del posto in prima fila: oltre 4mila accrediti

La febbre del posto in prima fila ha contagiato proprio tutti, del resto non capita spesso di partecipare a un evento storico di tale portata. Migliaia di telefonini e macchine fotografiche, per immortalare il momento e sentirsi protagonisti a propria volta.

Sul libretto della Messa esequiale del romano pontefice Francesco campeggia l’immagine della Deposizione della Croce – olio su tela 1946 di Sebastiano Conca. Le autorità ecclesiastiche e gli ospiti istituzionali si trovavano in piazza alla sinistra e alla destra del feretro di Papa Francesco. I giornalisti di tv, radio e carta stampata erano sul braccio sinistro del colonnato di Bernini guardando la Basilica frontalmente.

Funerale Papa Francesco: le presenze in numeri

I blocchi per il controllo accrediti dagli accessi in Via della Conciliazione
Via della Conciliazione stamattina (Ph: C.M. Gargioli)

Secondo i dati forniti dal Vaticano erano presenti: 54 Capi di Stato, 14 Capi di Governo e 12 Famiglie Reali. Sulle teste di tutti volavano elicotteri mentre il sole andava e veniva incerto se avesse il permesso di poter partecipare alle esequie. Nel cielo anche i droni e i gabbiani, che si facevano sentire a tempo come le campane. Schermi televisivi e altoparlanti erano distribuiti su Piazza San Pietro, su via della Conciliazione fino a piazza Pia, per consentire ai meno mattinieri di poter seguire la cerimonia. Sui tetti dei palazzi di Borgo tanti gazebo improvvisati per la stampa italiana e internazionale.

Jo Biden: il primo ad arrivare in Vaticano

Ha sorpreso che il primo leader a fare la sua entrata sia stato Joe Biden, il 46esimo Presidente Usa, mentre si pregava in latino già dalle 8:00 di mattina. Bisognerà aspettare qualche minuto prima delle 10:00 per veder apparire tutti gli altri. Da Giorgia Meloni, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella fino arrivare l’attesissimo Donald Trump, presidente Usa e l’ucraino Zelensky. Con qualche minuto di ritardo entra sulla piazza la bara in legno di Papa Francesco e la messa Esequiale ha inizio. A celebrarla i Cardinali e i Patriarchi delle Chiese Orientali insieme al Decano del Collegio Cardinalizio Em.mo Cardinal Giovanni Battista Re, che ha tenuto l’omelia.

L’omelia funebre per Papa Francesco

Le sue parole hanno ripercorso le tappe più importanti dei 12 anni di Pontificato di Papa Francesco. Ha posto l’attenzione sui viaggi che Francesco ha compiuto a cominciare dal primo a Lampedusa “isola simbolo del dramma dell’emigrazione”; per ricordare come Francesco avesse “incessantemente elevato la sua voce implorando la pace”. Al termine della messa il corteo funebre ha accompagnato la salma di Papa Francesco nella sua Santa Maria Maggiore. Come fosse un lungo e appassionato abbraccio.

Proprio mentre Trump e Zelensky venivano immortalati in uno scatto che sa già di pagina di storia: seduti l’uno di fronte all’altro, al funerale di chi, fino alla fine, ha creduto nella pace. 

Autore

  • Chiara Maria Gargioli

    Giornalista per passione, nata in tv (La7) e passata alla radio (Slash Radio Web, radio dell'Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti). Collaboro con quotidiani, periodici e siti web e mi appassiona l’enogastronomia, la cultura, lo sport, i viaggi, i diritti e le questioni di genere. Punto debole amo tutto ciò che è bello e fatto con amore. Di sogni ne ho tanti quanti sono i cassetti di un comò: scrivere un romanzo; girare il mondo; incontrare JKRowling e veder vincere la Champions League dalla mia AsRoma. Ah, dimenticavo, mi muovo solo in Vespa!

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Scritto da
Chiara Maria Gargioli

Giornalista per passione, nata in tv (La7) e passata alla radio (Slash Radio Web, radio dell'Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti). Collaboro con quotidiani, periodici e siti web e mi appassiona l’enogastronomia, la cultura, lo sport, i viaggi, i diritti e le questioni di genere. Punto debole amo tutto ciò che è bello e fatto con amore. Di sogni ne ho tanti quanti sono i cassetti di un comò: scrivere un romanzo; girare il mondo; incontrare JKRowling e veder vincere la Champions League dalla mia AsRoma. Ah, dimenticavo, mi muovo solo in Vespa!

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